Fortuna e Benessere nella Tavola di Capodanno

Lenticchie, mandarini, peperoncini, riso, ma anche melagrana, uva, sono alcuni tra gli alimenti che dovrebbero attrarre la buona sorte a Capodanno. Di sicuro, le loro proprietà fanno bene e attirano la buona salute. Ecco cosa portare in tavola e che cosa invece evitare al Cenone.

Tutti desideriamo che l’anno nuovo sia migliore di quello che sta per chiudersi e perfino le persone più razionali e meno superstiziose cedono alla tentazione di mettere a tavola lenticchie ed uva per non correre il rischio che soldi e fortuna non arrivino. Ma questi non sono gli unici cibi che attirano la buona sorte. Ce ne sono molti altri che fanno molto bene alla salute e che per tradizione portano fortuna.

Lenticchie

Con la loro forma tonda e appiattita ricordano le monete e perciò sulla tavola di Capodanno non possono mancare come auspicio di fortuna e ricchezza nell’anno che sta per iniziare. Ogni chicco di lenticchia corrisponde a una moneta, quindi più se ne mangiano più soldi arriveranno.

Tuttavia le lenticchie sono, insieme con ceci, piselli e fagioli, i vegetali più ricchi di proteine e hanno sia i semi freschi che quelli secchi  un alto contenuto di carboidrati. Ottima fonte di energia perché di elevato valore calorico, sono poveri di grassi e quindi indicati nelle diete ipolipidiche. Tra i loro pregi, inoltre, l’apporto di fosforo, ferro, vitamine del gruppo B e il contenuto in fibra alimentare.
Oltre a mangiarle come contorno di cotechino e zampone, si possono preparare dei sacchettini porta-fortuna  riempiti  con un pò di lenticchie, legati con un nastrino colorato e si possono usare come segnaposto per la tavola di San Silvestro.

Riso


Come le lenticchie, anche il riso, secondo le varie credenze, dovrebbe portare abbondanza per il prossimo anno. Oltre ad usarlo come ingrediente per le ricette, se ne può mettere crudo in una graziosa ciotolina per guarnire la tavola.

Il riso è un alimento rinfrescante, disintossicante e ha un effetto blandamente astringente. Ha una digeribilità invidiabile, favorita dalla buona concentrazione di vitamina B. La sua permanenza nello stomaco è di circa di un’ora e quindi decisamente inferiore a quella di altri alimenti, come la pasta o la carne, che hanno bisogno anche di tre ore per venire digeriti.

Mandarini


Oltre a ricordare l’idea del denaro, il tondo è simbolo di eternità e buon auspicio per una lunga vita. Perciò, tutti gli agrumi sono considerati portafortuna. Il mandarino cinese forse perché ha la forma di acini d’uva oppure per il colore brillante che lo fa sembrare d’oro è ritenuto un validissimo portafortuna.
Il mandarino è molto ricco di vitamina C, essenziale per mantenere reattivo e vigile il cervello è anche ricco di fibre e carotene e possiede anche molte vitamine del gruppo B e vitamina A, oltre che  ad una consistente percentuale di ferro, magnesio e acido folico.

UVA

Simboleggia l’abbondanza e per questo non manca mai sulle tavole di Capodanno. Un antico proverbio, infatti, recita: “chi mangia l’uva per Capodanno conta i quattrini tutto l’anno”. Secondo alcune tradizioni, ogni acino d’uva rappresenta un mese diverso, quindi se ad esempio, il terzo chicco d’uva è un po’ acido, marzo potrebbe essere un mese “problematico”.
L’uva è composta da pochissimi grassi e proteine, ma ricca di fibre, calcio, magnesio, ferro, potassio e di vitamina A, vitamina B e vitamina C. Discreto è il suo contenuto di acido folico. Inoltre, l’uva ha molti effetti positivi sul nostro organismo, svolge un’azione disintossicante, depurativa, diuretica, antiossidante, antinfiammatoria, aiuta a ridurre il colesterolo e a fluidificare il sangue, migliorando la circolazione.
In Spagna il rito portafortuna per l’anno che inizia prevede che si mangino 12 chicchi d’uva al ritmo dei dodici rintocchi delle campane a mezzanotte, chi riesce a mangiarli seguendo i rintocchi avrà soldi e fortuna. Per evitare l’assalto alla fruttiera, può essere un gesto simpatico e gradito preparare i chicchi già contati in coppette individuali, da mettere in tavola un attimo prima del conto alla rovescia.

Melagrana


La mitologia greca narra che il melograno sia una pianta sacra per Giunone e per Venere. Ancora oggi viene ritenuto simbolo di fertilità e ricchezza per i suoi gustosi “grani” rossi che in cucina possono essere impiegati in numerosi modi. Il loro succo ha un sapore molto dolce, ideale per preparare confetture e per condire anche risotti, primi piatti e insalate. I grani rossi vengono anche utilizzati per guarnire i piatti di portata.
Dal punto di vista nutrizionale è particolarmente ricco di vitamina A e B ed il suo succo sembra giovare al buon mantenimento dell’apparato cardiovascolare.

Peperoncino


I peperoncini rigorosamente rossi sono fondamentali per scacciare la cattiva sorte. Il loro effetto scaramantico è  legato al colore associato al loro fuoco interno e alla forma appuntita capace di distruggere il cosiddetto “ malocchio”.
Atzechi, Maya e Inca lo utilizzavano già come rimedio medicinale ed anche oggi alle migliaia di specie di peperoncino vanno riconosciute proprietà mediche. Nel suo frutto, infatti, sono presenti capsaicina, flavonoidi, oli essenziali, carotenoidi, cellulosa, calcio e ferro. Il contenuto in vitamina C è maggiore rispetto a qualsiasi altro frutto e sono presenti in quantità significativa anche le vitamine A, K, e B.

Cosa si sconsiglia di mangiare a Capodanno

Le credenze sconsigliano l’aragosta, perché come i granchi camminano all’indietro e in questa occasione sono simbolo di arresto al progresso e al miglioramento.

In questa occasione sono sconsigliati anche tutti i piatti a base di qualsiasi tipo di volatile, perché secondo le vecchie tradizioni  la fortuna potrebbe volare via!

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