L’ACQUA, IL PESCE E IL RISO DI MANTOVA
13 EVENTI PER RISCOPRIRE LA TRADIZIONE CULINARIA MANTOVANA
Mantova, insieme a Bergamo, Brescia e Cremona, è la Capitale Europea dell’Enogastronomia 2017, ed è questo il motivo per cui è in corso fino ad ottobre L’Acqua, il pesce e il riso di Mantova.
La rassegna è organizzata da Slow Food, con il sostegno del Comune di Mantova e Ea(s)t Lombardy, ed è una manifestazione che si articola in 13 eventi.
Il tema dell’acqua che da sempre ha segnato il modo di essere, di vivere e naturalmente di mangiare dei mantovani viene analizzato in tutti i suoi aspetti, dal recupero della qualità delle acque interne e del paesaggio, dalla sua fruibilità per il turismo, alla salvaguardia della fauna ittica autoctona.
L’Acqua, il pesce e il riso di Mantova offre l’occasione di riscoprire la cucina del pesce d’acqua dolce e delle sue ricette.
Per secoli infatti i mantovani hanno pescato e cucinato i pesci dei fiumi, le acque hanno provveduto nel tempo non solo all’irrigazione dei campi, ma anche alla proliferazione di una ricca fauna acquatica come ad esempio lucci, carpe, tinche, foraguadola, saltarelli a cui si aggiunsero nel corso dei secoli pesci di altre parti del mondo.
La cucina mantovana offre oggi almeno 20 ricette di pesce, spesso abbinato al riso.
Gli appuntamenti da giugno ad ottobre.
Venerdì 9 giugno, gli Amici di Palazzo Te restituiranno alla città un monumento prezioso: le Pescherie di Levante di Giulio Romano, in occasione de I pesci del Rio: dalla placita tinca al mostruoso siluro. Il pubblico potrà visitare i locali che sovrastano il Rio, da sempre teatro di pesche miracolose. A conclusione della serata una cena con ricette dedicate ai cari vecchi pesci accompagnata da un momento di riflessione sull’evoluzione della fauna ittica.
Non solo gastronomia di mare: sabato 17 giugno sarà presentato l’inedito quaderno di ricette di Emilia Nuvolari , figlia di Giovanni Nuvolari, medico, patriota e risicultore italiano. Il riso dei padroni e quello delle mondine, importante documento sul ruolo ricoperto dal riso nella cultura e nella tradizione culinaria famigliare.
La notte di San Giovanni, sabato 23 giugno, è in programma Saltavamo i fossi alla lunga, incontro in Corte Pagliare con cena a base di alimenti raccolti sulle sponde dei fossi. Venerdì 30 giugno è la volta di Lo storione e il caviale alla corte dei Gonzaga, gran cena nel Chiostro del Convento di Santa Paola a base di storione e di caviale con musiche “liquide”, immagini e storie gonzaghesche di storioni.
Gli stabilimenti balneari lacustri − dal Sapet alla Colonia elioterapica di Belfiore, dai Postelegrafonici alla Canottieri, dal Ferrovieri all’Isola delle oche − saranno protagonisti martedì 12 luglio per la serata Amricordi… ballando, ballando sulle rive del lago superiore, il cui filo conduttore sarà la musica e i balli fino a metà anni ’60, quando i mantovani abbandonarono la fruizione ludica del lago a favore del Garda e del mare.
Da molto tempo ci si chiede come sia arrivato nella Sinistra Mincio la strana ricetta del Riso alla Pilota, che impiega una tecnica di cottura del tutto simile a quella diffusa nell’emisfero meridionale sotto la linea dell’Himalaya: sabato 19 agosto si cercherà di rispondere a questo interrogativo in una cena dedicata al confronto tra il riso alla pilota mantovano e il riso pilaf del mondo orientale.
La cucina futurista, che ha presagito la nascita dell’industria alimentare, sarà prima attrice domenica 17 settembre della cena Nuvolari, la velocità e il manifesto della cucina futurista: w il riso – ʍ la pastasciutta, con piatti della tradizione.
Domenica 24 settembre in mattinata sarà dedicata a una Biciclettata da Belfiore alle Bertone, tra i fiori di loto e i canneti i partecipati troveranno le proprie biciclette per raggiungere Rivalta e poi il Parco delle Bertone.
All’inizio di ottobre è prevista, a conclusione delle iniziative della rassegna, la visita all’acetificio Mengazzoli di Mirandola, alla riscoperta di un immancabile ingrediente nella cucina di pesce d’acqua dolce.
Per approfondimenti :