IL NUOVO PUNTO VENDITA DI LOUIS VUITTON A MILANO E’ UNA LIAISON TRA MODA E ARTE

Nei rinnovati spazi dell’ex Garage Traversi in via Bagutta, conosciuto come importante simbolo cittadino dell’architettura razionalista di Giuseppe de Min, Louis Vuitton torna a collaborare con l’artista giapponese Yayoi Kusama e il connubio moda – arte creano uno spettacolo emozionante.
Louis Vuitton, mentre i lavori di rinnovo della storica sede di Palazzo Taverna proseguono, ha da poco aperto la sua nuova dimora con uno spazio espositivo concepito per ospitare i progetti speciali della maison dalla vocazione artistica e culturale.

Infatti questa idea inizia un secolo fa circa, grazie al nipote dell’omonimo fondatore ed esteta di famiglia, Gaston Louis Vuitton, che iniziò a commissionare agli artisti la creazione di vetrine e opere per i negozi stessi, e da allora quel percorso è proseguito.

Alla fine degli anni Ottanta la maison ha invitato alcuni dei più grandi nomi dell’arte e del design a collaborare. Come ad esempio Sol LeWitt, Richard Prince, Takashi Murakami, Jeff Koons.
I primi tre livelli dell’architettura razionalista, progettata da Giuseppe de Min, sono dedicati al marchio.

Il piano terra e il secondo piano sono destinati al retail, dove l’esperienza di shopping è stata pensata come qualcosa di unico, a partire dalle identità cromatiche degli spazi, che dividono reparto femminile e maschile.
Gli arredi vintage, le opere d’arte, oggetti dell’archivio storico di Louis Vuitton, tutto richiama al savoir fair della casa, il cui lusso senza tempo contrasta con lo scheletro dell’edificio anni ’30, lasciato a vista.
Il primo piano invece è stato concepito per ospitare i progetti speciali della maison con un calendario che alterna pop up immersivi ad esibizioni dalla vocazione artistica e culturale.

Uno di questi è il progetto “Creating Infinity: i mondi di Yayoi Kusama e Louis Vuitton”, arrivato in concomitanza con il lancio della nuova collezione in collaborazione con l’artista giapponese.

All’interno della struttura ti accoglie un allestimento totalizzante che ricrea la filosofia di Yayoi Kusama unita al monogramma di Louis Vuitton.
Si viene immersi nel mondo ossessivo di Kusama grazie ai suoi Infinity Dots, pois neri su sfondo giallo, e alle sue Metal Ball, le maxi sfere su cui si riflette l’ambiente circostante riprodotto all’infinito.


La presentazione prosegue, nella vicina piazza San Babila, con il chiosco di fiori che prende vita con un nuovo look tutto a pois con le fioriere colorate.
Attraversando la piazza ci si imbatte nelle tre grandi sculture a forma di zucca, realizzate dallo Studio Kusama, sulle collinette progettate dall’architetto Caccia Dominioni.


Le zucche sono una specie di alter-ego dell’artista, simbolo di una natura ostile ma anche del rassicurante ricordo della sua infanzia.
Consiglio una passeggiata in centro Milano per immergervi in questa travolgente ed elegante liaison tra moda e arte.


Curiosità su Yayoi Kusama, l’artista che vive in manicomio.
Yayoi Kusama ha cominciato a dipingere a 7 anni, da quando ha iniziato ad avere disturbi mentali ed emotivi. A 10 sono iniziate le allucinazioni e la pittura è stata il mezzo che le ha permesso, fin da bambina, di esternare il suo complesso mondo interiore. Nata nel 1929,figlia di una famiglia dell’alta società, a fine degli anni ’50 si trasferisce a New York, attirata dal potenziale sperimentale della scena artistica dell’epoca. Nel 1959 crea i suoi primi lavori della serie Infinity Net, grandi tele lunghe quasi 10 metri. Sempre negli stessi anni elabora una nuova serie di opere d’arte chiamata Accumulatium o Sex Obsession. Ritorna in Giappone, durante i primi anni ’70, dove inizia a scrivere poesie e romanzi surreali.
Le sue opere sono esposte, come mostre permanenti, al Museum of Modern Art di New York, al Walker Art Center di Minneapolis, alla Tate Modern di Londra e al National Museum of Modern Art di Tokyo.
Dalla fine degli anni ’70 Yayoi vive nell’ospedale psichiatrico Seiwa, in Giappone, per scelta personale, ma continua a dipingere ogni giorno nello studio a Shinjuku.

Louis Vuitton

Via Bagutta 2

20121 Milano

Orari:
lunedì 10–19:30
martedì 10–19:30
mercoledì 10–19:30
giovedì 10–19:30
venerdì 10–19:30
sabato 10–19:30
domenica 10:30–19:30

Approfondimenti: Elle-Artribune-Travel on Art

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