Assisi: città della Luce e della Pace

 
 
 
Assisi è considerata la città di San Francesco e Santa Chiara, ed è il simbolo di un messaggio di pace che si respira a ogni passo tra le sue  caratteristiche vie intrise di storia e ricche di energia e luce.
La città in provincia di Perugia si adagia dolcemente sulle pendici del Monte Subasio.
La visione, imponente e austera della Basilica di San Francesco e della Rocca Maggiore, catturano da subito la tua attenzione e poi ti perdi fra i tornanti che girano attorno alla cinta muraria della città.
 
 
 
 
Quando mi sono trovata a camminare per Assisi, il primo impatto l’ho avuto con la Basilica di Santa Chiara e le sue pietre bianche e rosa.
Poi guardandomi attorno, mi sono immaginata  di trovarmi nell’epoca dell’Italia medievale, tra locande chiassose, botteghe di artigiani concentrati nel loro lavoro, frati ed armigeri che camminano per  queste  strade.
Ovunque si gode di una bellissima vista .
Ad un tratto vengo attratta dal Tempio di Minerva, costruito in epoca repubblicana (30 a.C.) 
Il tempio, che rappresenta un esempio di come l’arte romana sia rimasta intatta nei secoli e si sia inglobata nelle successive architetture medievali, ancora oggi  è un  raro esempio di continuità storica tra la città, il suo paesaggio  e l’insieme del sistema territoriale. 
Incuriosita supero le colonne del tempio ed entro alla Chiesa di Santa Maria sopra Minerva (1539), trionfo di fregi dorati e ricca di dipinti di epoca barocca.
Proseguo la passeggiata e mi accorgo che ovunque mi giro posso trovare qualcosa da visitare, il tutto contornato da scorci incredibili che sembrano quadri da fotografare, ma purtroppo il tempo è poco.
Prendo via San Francesco e ad un tratto mi trovo davanti alla Basilica di San Francesco illuminata dal sole pomeridiano, la sua imponenza e la spiritualità che aleggia dappertutto mi toglie il fiato.
 
 
 
 
La mia posizione offre una meravigliosa visuale sulla pianura umbra sottostante e sulla animata piazza dell’oratorio.
Non spenderò troppe parole nel descrivere una delle opere religiose più belle del mondo, di informazioni se ne trovano ovunque, non lo faccio perchè desidero  puntare sul senso di stupore che si prova una volta entrati nella penombra di questa meraviglia dell’arte medievale.
Penso,  che nella Basilica Inferiore l’arte e la fede abbiano raggiunto un’unione così alta da ricreare un misticismo unico, che poche volte abbiamo provato nella vita e che fa scendere un brivido innaturale di emozione nel nostro cuore.
In questo luogo sei costretto a tornare all’essenziale, qui mi sono riappropriata del silenzio dopo il frastuono di Milano.
In questo luogo si respira una contemplazione mistica e si è costretti a tacitare i risentimenti.
Qui si vive una fede forte e pura, grazie anche  alla semplicità e all’austerità di questo luogo, spoglio, esattamente come l’avrebbe desiderato San Francesco.
 
 
Dopo un pò di tempo lascio le volte basse e la luce fioca, per salire alla Basilica Superiore.
Entrata quello che colpisce sono le altissime volte a crociera, l’enorme rosone centrale e le tante vetrate colorate ai fianchi di un’unica grande navata, sulla parte superiore dominano scene della Bibbia, la parte inferiore è invece contornata dal famosissimo ciclo di Giotto sulla vita di San Francesco. 
Ad un tratto tutte le immagini viste sui libri di scuola scompaiono davanti a tanta bellezza capace di toglierti il fiato.
In conclusione Assisi l’ho trovata una località ospitale, raccolta, resa unica dalle tantissime attrattive storiche, artistiche, naturalistiche ed enogastronomiche. 
Ma sicuramente in questo luogo si respira quella santità fatta di prove e sconfitte, di vicissitudini e paure che anche un peregrinaggio, semplice, fragile e incerto troverà sempre un grande appagamento.
Questa è la grande speranza che si percepisce e che anima Assisi.
Una grande lezione di Pace e di Luce che in questi momenti di forte precarietà ti riscaldano il cuore e illuminano l’anima.
 

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