Trequanda un Borgo in Toscana ricco di storia

Al confine tra Val D’Orcia e le Creti senesi in provincia di Siena, si incontra Trequanda  un suggestivo borgo di campagna arroccato su di un affascinante colle lungo il quale si avvolge a spirale attorno ad un’unica strada.

La sua storia ed il suo nome hanno origini etrusche sembra che derivi dal mitico eroe Tarkonte, per poi trasformarsi in latino in “terram quandam” ovvero “una terra particolare”.

Per arrivare al cuore del paese si oltrepassano le due porte di cinta muraria che si sono conservate e che sono, la Porta al Sole e la porta al Leccio entrambe rivolte verso gli sconfinati campi e boschi che regalano una vista suggestiva e meravigliosa.

Ciò che è rimasto del maestoso castello della famiglia dei Cacciaconti, con l’alta torre in pietra bianca e le mura merlate, sono la testimonianza del glorioso passato di Trequanda.

In Piazza Garibaldi si affaccia la chiesa romanica dei Santi Pietro e Andrea dalla facciata caratterizzata dal singolare paravento murario a scacchiera ottenuto da un’alternanza di conci di tufo e di travertino.

Trequanda Chiesa dei Santi Pietro e Andrea

All’interno è conservata un’urna istoriata del Cinquecento con le spoglie della beata Bonizzella  Cacciaconti.

In prossimità del centro spicca la Torre del Molino a Vento, un colombaio di fine Settecento al cui interno si possono vedere circa cinquecento nidi di terracotta, un tempo destinati ad accogliere i colombi viaggiatori. A Trequanda da sempre è un vanto la produzione dell’olio extravergine, la cui eccellenza è certificata dai severi standard necessari per il conseguimento della Dop “Terre di Siena”, inoltre  il Comune di Trequanda è promotore e aderente all’Associazione Nazionale “Città dell’Olio“.

Sono proprio gli oliveti che separano Trequanda dalle frazioni di Castelmuzio e Petroio, due piccoli e graziosi borghi dove è consigliata una passeggiata da fare soprattutto al tramonto.

Castelmuzio è il luogo che ha fatto da cornice alla storia d’amore fra l’infermiera Hana e il soldato Kiph nel film premio Oscar “Il Paziente Inglese”, nel complesso monastico di Sant’Anna in Camprena.

Castelmuzio

Una volta qui da visitare sicuramente la confraternita della Santissima Trinità e di San Bernardino che oggi ospita un Museo di Arte Sacra .

Petroio invece è un pittoresco borgo medioevale che ancora oggi conserva il caldo color biondo dell’arenaria con cui è stato quasi interamente costruito.

Petroio

Abbarbicato su un colle di circa 487 metri, il caratteristico Borgo  si avvolge a spirale intorno ad un’unica ripida strada, dove si incontrano i resti delle vecchie mura, le antiche case, i palazzi, le chiese e le scalette che si inerpicano fino al culmine della torre e del cassero.

Sono interessanti l’antica chiesa di San Giorgio ed il Museo della Terracotta, dove le sale raccolgono antichi reperti e la documentazione dei metodi di lavorazione che nel tempo si ricollegano col presente mostrando le caratteristiche del cambiamento tecnico, le modifiche e i nuovi prodotti.

Museo della Terracotta di Petroio

Caratteristico del paese è l’uso ornamentale degli originali e bellissimi manufatti in terracotta tuttora prodotti dagli artigiani e dalle fabbriche locali, come ad esempio cani vigilanti, leoni, pigne, vasi, anfore, orci, piccole edicole sacre, balconi, grondaie, comignoli.

In questa oasi di equilibrio, tra l’uomo, le sue opere e la natura, si trovano attrezzati agriturismi e case vacanze.

Anche i  vari cibi del luogo conservano il loro sapore antico e ovunque è buonissimo, ma il vanto della cucina locale è sicuramente l’olio extravergine di oliva, risultato del particolare habitat in cui sono coltivati, gli oliveti. Queste eccellenze gastronomiche  e questi luoghi meritano sicuramente una visita per  appagare il nostro gusto ,spirito e benessere.

INFO E APPROFONDIMENTI

 

Castelmuzio fiera dell’Olio

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