MUSEC – Museo delle Culture Lugano

Sabato 6 Aprile sono stata all’inaugurazione del Musec – Museo delle Culture, nel cuore della città di Lugano, un luogo che si è mostrato al pubblico con un volto completamente nuovo.
La visita ed il percorso grazie al direttore Paolo Campione sono stati spiegati con professionalità impeccabile e tanto entusiasmo per cui mi sono appassionata, ho imparato e scoperto cose nuove ed è stato tutto interessantissimo.

La visita

Il percorso è iniziato al piano terra “spazio Maraini” dedicato alla fotografia e con “Esovisioni” vengono proposte una serie di esposizioni sulla fotografia di viaggio  sul tema dell’esotismo interpretato da grandi fotografi. Noi abbiamo ammirato “Le metamorfosi della nostalgia”, un’esposizione dedicata all’esotismo nella fotografia dell’Ottocento.
Poi siamo passati al terzo piano, lo “Spazio Cielo”, inaugurato e aperto al pubblico già da un anno, il direttore ci ha spiegato che è dedicato alle nuove acquisizioni e al rapporto con il mondo collezionistico.
Qui, sino a metà giugno, vengono mostrate opere appartenute a Serge Brignoni, collezionista ticinese, donate dal Kunstmuseum di Berna, con una selezione spettacolare di capolavori della scultura indonesiana.

Photocredits Elena Rotondi

In questo spazio si ammirano opere dall’estetica minimale che raccontano microstorie intime, ma legate al quotidiano, nobilitando il processo di lavoro artigianale, qui si scoprono innovazioni formali libere da un canone estetico istituzionale.
Successivamente siamo passati nello Spazio Tesoro, all’ingresso , ubicato nelle suggestive ex stalle del palazzo restaurate, un percorso che sarà periodicamente rinnovato da varie raccolte, ora vi sono le opere della Collezione Brignoni e pezzi delle altre collezioni del museo. Qui ho scoperto un itinerario ricco di significati che permette al visitatore di interagire con i temi e le opere presentate anche in altri spazi del museo.
Negli altri spazi espositivi si alternano mostre organizzate per cicli tematici.

Photocredits Elena Rotondi

La principale caratteristica della programmazione del museo è l’avvio del ciclo espositivo “Ethnopassion”, dedicato all’analisi del ruolo che le arti tribali, orientali e popolari ebbero nello sviluppo dei linguaggi delle avanguardie europee.

La mostra attuale dedicata al Primitivismo nell’arte del Novecento si intitola “Je suis l’autre”. Come ho già detto grazie all’appassionata e coinvolgente spiegazione del Direttore Paolo Campione ho imparato a comprendere e captare nelle opere esposte la tendenza all’astratto verso la rappresentazione di un’idea piuttosto che dell’oggetto . Mi sono immersa inoltre in un dialogo naturale e quasi poetico con le opere esposte, una sorta di narrazione che si è trasformata in un percorso intimo fatto di confronti, riflessioni, contaminazioni, sensazioni e forti emozioni.

Photocredits Elena Rotondi

Un’elaborazione interiore che ti fa richiamare all’infanzia,ai sogni, alla psiche, al trascendentale , allo spazio e al nulla infine allo Yin e allo Yang, tutte energie opposte e complementari che in costante interazione producono il mutamento e costituiscono l’essenza delle cose e della vita.
Tutto in mostra è di grande gusto estetico, ricco di allegorie che a secondo delle sensazioni personali è bello scoprire, ma soprattutto provare.

Photocredits Elena Rotondi

Block Notes

MUSEC – Museo delle Culture a Lugano

Riva Antonio Caccia 5, 6900 Lugano, Svizzera

Orari:

sabato 11–18

domenica 11–18

lunedì 11–18

martedì Chiuso

mercoledì 11–18

giovedì 11–18

venerdì 11–18

Telefono: +41 58 866 69 60

Photocredits Elena Rotondi

 

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