Milano e il Scior Carera!

CURIOSITA’ MILANESI

Milano è considerata una città ambiziosa, creativa, modaiola in realtà se camminando la si osserva attentamente, si scopre che è anche un raffinato museo a cielo aperto con dei dettagli che narrano la sua storia.

Molte città italiane possiedono il loro busto romano più o meno mutilato, che da sempre simboleggia la voce del popolo, dove le persone lasciavano bigliettini anonimi con scritto delle lamentele generalmente di carattere politico, ironici sberleffi rivolti ai sovrani del momento.

Milano ha il Scior (signor) Carera, la statua virile del III secolo, addossata ad un elegante palazzo, dove si potrebbe scambiare come il suo attempato portiere. Si trova in Corso Vittorio Emanuele 13, purtroppo nel via vai affollato sotto i portici vicino alle vetrine di Zara la statua passa inosservata.

Togato, immobile e silenzioso, viene anche chiamato “L’uomo di pietra”, ed è da sempre il testimone più informato di ciò che capita nei dintorni.

L’epigrafe alla base recita “ Carere debet omni vitio, qui in alterum dicere paratus est” che significa “ deve essere privo di ogni vizio chi si prepara a parlare contro qualcuno”, ma le persone comuni non conoscevano il latino per cui scambiarono la parola “Carere” per il nome del personaggio.

Ancora oggi chi fosse costui e dove fosse collocato originariamente, nessuno lo sa.

Si sa che la scultura venne più volte spostata, inizialmente si trovava all’interno della Chiesa di San Giorgio al Pozzo bianco e nei secoli ha poi avuto diverse collocazioni tra via San Pietro all’Orto e l’attuale Vittorio Emanuele.

Si sa anche che il suo volto nei secoli venne modificato.

Le statue romane infatti sono composte da più parti, ad esempio il volto veniva scolpito da un artigiano specializzato e veniva unito solo alla fine al resto del busto.

Nell’alto Medioevo il volto della statua che probabilmente raffigurava un alto magistrato romano ai tempi di Cicerone, venne sostituito con il viso dell’Arcivescovo Adelmanno Menclozzi, che aveva strenuamente difeso i diritti della plebe contro i potenti e si operò per consentire la riedificazione della chiesa di San Giorgio al Pozzo bianco.

La statua diede anche il nome al periodico satirico “L’uomo di pietra” fondato nel 1856 dai letterati Cletto Arrighi, Camillo Cima e Gottardo Cattaneo.

Nel 1848 durante le “5 giornate di Milano”, quando i milanesi si ribellarono all’Austria mettendo sotto sopra la città, il Scior Carera acquisì agli occhi del popolo tutta la sua importanza morale diventando il portavoce della sommossa.

Ogni mattina infatti ai suoi piedi comparivano parole di giustizie e di libertà sotto forma di messaggi scritti nella notte dai suoi concittadini.

Insomma, quando si passeggia per Corso Vittorio Emanuele passiamo anche davanti al simbolo milanese dello sberleffo contro il potere, l’Omm de Preja!….e ci caliamo completamente nello spirito della città.

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